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Webinar gratuito Prof. Dott. Alessandro Cignetti
Sabato 14 Maggio 2022 dalle 9:00 alle 13:00
Titolo del Webinar:
"Emozioni inconsce, ruolo dell'amigdala, riflessi emozionali e fisici, aspetti terapeutici Alchemico-Spagyrici"
Per iscriversi sarà sufficiente inquadrare il codice QR o cliccare sul seguente link:
Salute e Guarigione
Di quali presupposti ha bisogno il paziente per guarire e quali conseguenze ne derivano?
Dott. Bodo Köhler, Friburgo (D)
Per quanto concerne la valutazione delle malattie croniche ci troviamo ancora nel Medio Evo più profondo, anche se in realtà la scienza dovrebbe indicarci nuove vie. Infatti, dobbiamo proprio ringraziare la scienza se uno degli ambiti più importanti in assoluto è rimasto sino ad oggi avvolto nel buio: la consapevolezza. I nostri ricercatori si affannano senza sosta a tenere separato tutto ciò che è soggettivo da ciò che è obiettivo, finendo irrimediabilmente in un vicolo cieco. Uno scienziato che non riesca a riconoscere la causa effettiva, ma che analizza solo l'effetto finale, scambiandolo per l’originario, non dovrebbe essere definito più a lungo come portatore di progresso. Iniziamo finalmente a mettere al centro la forza che tutto muove, la consapevolezza. Dovremmo iniziare a mettere in relazione la situazione patologica del paziente ed i relativi blocchi regolatori. Tutte le strutture materiali, anche i focolai, secondo la fisica quantistica sono dei costrutti di consapevolezza e rappresentano la formazione di un’idea specifica. Per questo motivo in omeopatia si parla anche dell’”idea“di una malattia. Ad ogni modo non dovremmo mai dimenticare i campi potenziali, l’unità che collega tutto ciò che appare, così come le corrispettive interazioni dei vari processi d’adattamento. Grazie ai processi d’apprendimento ivi collegati si crea consapevolezza, a tutti i livelli. Per questo motivo per quanto riguarda i pazienti dobbiamo sempre considerare, diagnosticare e trattare tre ambiti contemporaneamente: la psiche, il sistema cellula-ambiente e la matrice. Allo stesso modo quest’unità non deve essere separata, questo modo di procedere aiuta il paziente a creare i presupposti individuali per la guarigione. Solo in questo modo la medicina diventa olistica. La rivitalizzazione di cellula & ambiente ZMR si pone quest’obiettivo, considerando tutti gli aspetti concernenti.
L'Uomo Quadripolare - La ruota della Vita
Introduzione
Non c’è da meravigliarsi dell’approccio filosofico a quest’argomento: chi si occupa dell’argomento VITA deve anche porsi la domanda sul senso della stessa. Come ben sappiamo la vita in sé e di per sé presuppone dei processi molto complicati. E perché la natura compie tali sforzi? Come mai il creatore non si è accontentato di costituire bellissimi paesaggi e basta?
Il senso della vita deve essere qualcosa di speciale. I filosofi da millenni si rompono il capo a tale riguardo. Ma affrontando quest’argomento in modo molto piano la risposta pare assai semplice; sembra che ci sia una sola causa veramente sensata per la VITA: cioè la possibilità di sviluppare processi di coscientizzazione, pervenire tramite l’acquisizione di conoscenze a nuove comprensioni, in breve – lasciare gioco allo spirito.
A tal proposito va chiarito che lo spirito o la coscienza non sono il prodotto evolutivo della materia – come purtroppo vogliono far credere molti scienziati – ma rappresentano invece un potenziale inesauribile, che agisce senza inizio e senza fine. Lo spirito attinge incessantemente dal pieno delle possibilità infinite e crea in tal modo continuamente nuovi compiti per la vita. Per adempiere questo significato ed i compiti in esso posti tutti i processi vitali e tutte le funzioni del corpo si devono subordinare a questo fine. Già in partenza è strutturata la possibilità di poter separare certe funzioni in modo ottimo, mentre altre vengono integrate, per essere poi rielaborate, cosicché alla fine si formi un altro prodotto. L’ESSERE UMANO va quindi inteso per ciò che realmente è: un sistema complesso, capace di elaborare informazioni e di apprendere.
I numerosissimi impulsi che vengono elaborati dall’organismo derivano dal suo ambiente elettromagnetico, da cui è avvolto come da un oceano. Anzi l’organismo stesso è una componente di quest’oceano ed esercita una reazione nei confronti del proprio ambiente. Ma solo ciò che entra in risonanza viene veramente utilizzato. Ciò dipende dall’affinità, che è una funzione della coscienza individuale.
Workshop di Medicina conforme alla Vita
L'iscrizione al Workshop è di € 300,00 + IVA al 22% (€366,00) qualora l'iscrizione venga effettuata entro il 20 Luglio 2021, dopo tale data il costo sarà di € 350,00 + IVA al 22% (€427,00).
Philosophy
L’Essere umano è un essere per sua natura tendente all’Armonia. All’interno di ogni sua cellula c’è un ricordo ancestrale del suo collegamento con la Fonte Divina, dal quale tutto deriva.
Quest’armonia cosmica nella discesa a livello del nostro piano dimensionale, dominato dallo spazio-tempo, è andata via via perdendosi e l’Essere umano in cammino fa fatica a riappropriarsi dell’atemporalità e della propria natura Divina, vivendo in un pianeta – Madre Terra – maltrattato e sfruttato, senza rispetto nè devozione, da altri esseri che – purtroppo – vivono nella più totale inconsapevolezza e disarmonia.
Quindi l’armonia che gli apparterrebbe di diritto, in quanto Essere di “luce”, manifestazione dell’Uno, non trovando corrispondenza alcuna nell’ambiente circostante, si manifesta come disarmonia anche a livello del corpo fisico, che altro non è che il mezzo, attraverso il quale si manifesta il nostro Spirito, tramite il miracolo dell’Anima.
PUNTI CHIAVE
Consapevolezza della natura spirituale di ogni disarmonia fisica.
Consapevolezza della necessità di aiutare il corpo fisico, quando questo è compromesso dal protrarsi della sofferenza emozionale-spirituale.
Consapevolezza del fatto che solamente prendendo coscienza della sofferenza di fondo – a livello animico e spirituale – si possono ricondurre queste emozioni, momentaneamente presenti nella loro aspetto “ombra”, all’ aspetto opposto e quindi nella loro dimensione “luce”. Questo diviene possibile utilizzando i potenti processi della visualizzazione creativa e della costruzione di nuove reti neurali, tramite l’interiorizzazione di affermazioni positive che controbilanciano quei pensieri automatici che tendono a perpetuare le realtà che portano disarmonia a tutti i livelli.
PRATICA
Da un punto di vista pratico AURUM in alcuni casi propone un percorso che può essere suddiviso in fasi, in altri casi il riequilibrio fisico-funzionale può procedere di pari passo con quello emozionale-spirituale, in particolare se la persona ha già iniziato un proprio cammino interiore.
Per quanto riguarda il riequilibrio fisico-funzionale – che è comunque un concetto abbastanza riduttivo quando parliamo di vere preparazioni spagirico-alchemiche – proponiamo i prodotti della linea Myco, della linea Meridiani e della Linea Tserufim. Inoltre, un ottimo aiuto può essere dato da un buon numero di piante che sono molto conosciute nella tradizione Ayurverdica, e che Aurum propone, per la prima volta, in una veste nuova, cioè come preparati spagyrici, quindi nella loro vera potenza, in grado di agire, tramite i 3 elementi chiave (mercurio-zolfo-sale che rappresentano rispettivamente spirito-anima-materia), anche a livello sottile.
I rimedi della Linea AurumVedas possono, inoltre, vedere ulteriormente amplificati i propri effetti – già decisamente notevoli – attraverso l’associazione con il GOLDEN ELIXIR o il WHITE ELIXIR , massima espressione della Grande Opera Alchemica. Con l’assunzione di poche gocce al giorno, questi due rimedi permettono di sbloccare situazioni anche molto complesse e di ridare l’energia che serve per affrontare nuove sfide.
Da un punto di vista emozionale-spirituale, si consiglia di procedere in base alla propria esperienza.
Se si conoscono tecniche alternative come EAV, Vega Test, Kinesiologia, Radioestesia, si possono utilizzare le fiale test dei singoli prodotti e operare come si è soliti fare.
Per chi, invece, non utilizza tali tecniche, suggeriamo un percorso più semplice: mettere in relazione le situazioni disarmoniche con le emozioni disarmoniche (parte “ombra”) e quindi le frequenze corrispondenti ai diversi prodotti proposti che rappresentano la parte “luce”, con l’obbiettivo di sostenere la trasformazione interiore e la sostituzione delle credenze e dei condizionamenti limitanti con altri pensieri e nuove credenze – che poi agiranno quasi di default a nostro totale vantaggio – consentendoci di co-creare deliberatamente la realtà che desideriamo per noi stessi, i nostri cari e per coloro che chiedono il nostro aiuto.
Per fare ciò ci si avvale della linea Positive Healers.
Inoltre è sempre importante valutare cosa si cela dietro a un determinato problema fisico: se è presente un conflitto biologico o una specifica ferita emozionale. In questo caso possono essere di aiuto rispettivamente i rimedi della Linea Poiesis e quelli della Linea My Healers.
Spagyria Vegetale
La riscoperta del Galattosio
Prof. Dr. med. Werner Reutter
Traduzione a cura della dott.ssa Brunhilde Dander
La riscoperta del galattosio - Un alimento con proprietà curative
La nostra società dei consumi richiede il suo tributo. Sempre più persone si ammalano di diabete ed obesità o soffrono di ipertensione arteriosa o di gotta. L’insieme di queste manifestazioni (aumento della glicemia, ipertensione arteriosa, iperdislipidemia, iperuricemia) va a costituire il quadro della „sindrome metabolica“ . Spesso nel decorso di questa sindrome si instaurano malattie cardiocircolatorie con le varie complicanze quali occlusioni arteriose a livello coronarico o periferico. Malattie quali il diabete, l’obesità e la gotta erano di raro riscontro nei periodi storici caratterizzati dalla fame come in Europa dopo le due guerre mondiali. Oggigiorno negli USA più del 25 % della popolazione soffre di queste malattie da benessere e la tendenza è in aumento. L’europa è sulla buona strada nell’avvicinarsi a queste incidenze percentuali. Già i bambini vengono spinti in questa direzione con la assunzione quotidiana e generalmente eccessiva di cocacola, patatine e hamburger.
Il morbo di Alzheimer, sempre più in primo piano ,presenta qualche analogia col diabete mellito tipo 2. I diabetici ne sono colpiti più sovente rispetto ai non diabetici e vi è una causa comune. Il tratto di collegamento patofisiologico di queste due malattie molto diverse nella loro espressione sintomatologica è rappresentato da una sola molecola : il recettore dell’insulina. Parleremo in seguito del significato di questo recettore..
Substrato pato-biochimico
Insulina
L’insulina è l’ormone più importante per la regolazione del metabolismo dei carboidrati e dei grassi nell’organismo animale. Si sa da tempo che l’insulina viene prodotta nelle cellule beta delle cellule insulari (da qui il nome insulina); solo da qualche anno si sa invece che anche il cervello è abilitato alla sintesi e secrezione di insulina .
Recettore insulinico e resistenza all‘insulina
L’insulina può espletare la sua azione biologica all’interno della cellula se viene riconosciuta da una antenna specifica sulla superficie cellulare. Ciò si rende necessario per il fatto che l’insulina in quanto polipepide non può attraversare la membrana cellulare ; necessita di un mediatore a livello della superficie cellulare . Quando l’insulina viene riconosciuta da questo recettore quest’ultimo invia un segnale all’interno della cellula affinchè dal citoplasma molecole per il trasporto del glucosio ( definite GLUT4) vengano portate nella membrana cellulare per veicolare il glucosio all’interno della cellula . Questa è una procedura specifica e nel contempo molto delicata. Piccole modificazioni delle molecole recettoriali portano a una compromissione funzionale per cui l’insulina non riesce più a portare efficacemente la sua informazione all’interno della cellula. Danni dei recettori insulinici nei muscoli o nel tessuto adiposo comportano un incremento della concentrazione glicemica finchè non si riduce l’apporto nutrizionale di glucosio. Nel caso del diabete mellito di tipo 2 esiste una alterazione del recettore insulinico delle cellule ß del pancreas. Le cause possono risiedere in diversi aspetti : ad es. glicemia elevata, alterazioni del metabolismo ormonale da stress (cortisolo, adrenalina), insufficiente attività fisica. Dal punto di vista biochimico il danneggiamento del recettore avviene a causa della apposizione di un metabolita dell’iperglicemia :la glicosamina N-acetilglucosamina, che si collega enzimaticamente con l’aminoacido serina e quindi disattiva il recettore come dimostrato dai gruppi di lavoro di G. Hart (Baltimore, MD) e J. Hanover (NIH, Washington, DC) . Nell’esperimento animale è possibile produrre un diabete mellito di tipo 2 nei ratti mediante iniezione di una tossina (STZ) nel peritoneo ( Bauchraum ) ; questa tossina esclude la funzione del recettore insulinico nelle cellule ß del pancreas. Iniettando isolatamente la stessa tossina nell’ippocampo S. Hoyer (Heidelberg) provocò un quadro morboso simile all‘ Alzheimer nei ratti , disattivando il recettore insulinico in questa regione cerebrale . In tal modo l’apporto di glucosio all’ippocampo si riduceva draticamente e quindi le prestazioni mnemoniche dei ratti valutati diminuivano nettamente. Si evidenzia in tal modo una comunione patobiochimica tra diabetici e pazienti affetti da m. di Alzheimer: il danneggiamento del recettore insulinico, nel casi idel diabete a livello del pancreas, nel caso della malattia di Alzheimer nel cervello. Per questo motivo il m. di Alzheimer oggi viene etichettato anche come diabete mellito di tipo 3 (S. de la Monte, Providence, RI).
Aggiramento metabolico del difetto del recettore insulinico
Esistono diversi sistemi di trasporto per gli zuccheri semplici (monosaccaridi) nella cellula. Il trasporto specifico insulinodipendente di glucosio tramite il trasportatore di glucosio GLUT4 è stato descritto sopra. Tra i 14 trasportatori di glucosio è disponibile il GLUT3, per aggirare il GLUT4 insulinodipendente e quindi vulnerabile. Il GLUT3 specifico dei neuroni trasporta perferenzialmente galattosio. E‘ decisivo il fatto che GLUT3 lavora senza l’aiuto dell‘insulina. Dipende solamente da un gradiente di concentrazione , la cui presenza è indispensabile per l’espletamento della sua efficacia. Quindi l’assunzione di dosi piuttosto consistenti di galattosio rappresenta un presupposto basilare per un miglioramento di determinate condizioni morbose.11 Nella figura 1 sono rappresentati i due sistemi di trasporto. Il galattosio pervenuto nella cellula tramite GLUT3 viene rapidamente e quantitativamente metabolizzato in glucosio (via di Leloir). In tal modo si annulla lo stato di carenza di glucosio della cellula. Il galattosio è un alimento e viene ricavato dal siero del latte che contiene lattosio (lattosio = galattosio + glucosio) . Nonostante il suo contenuto di galattosio il lattosio molto più conveniente non può essere utilizzato al posto del galattosio dovendo venire scissa nell’intestino tenue per fornire galattosio. Ciò comporta un doppio ordine di problemi: mentre ogni lattante dispone dell’enzima responsabile (la lattasi del lattante), la lattasi dell’adulto manca in circa il 10 % della popolazione europea e nel 25 % della popolazione globale (che allora soffrono di una intolleranza al lattosio ). Per questi soggetti l’assunzione di lattosio porterebbe a dolorosi crampi gastrici ed intestinali con meteorismo e diarrea. inoltre la lattasi dell’intestino tenue (contrariamente a quella del lattante ) è un enzima poco attivo , che non riesce a liberare galattosio in misura sufficiente dal lattosio. Le quantità prevedibili non sarebbero sufficienti per costituire il gradiente di galattosio necessario per la membrana cellulare Il galattosio è in grado di aggirare con successo la resistenza all’insulina per via metabolica ma non è certamente un sostituto dell’attività fisica , che rimane importante , necessaria e sana e deve essere assolutamente consigliata ai pazienti nel colloquio terapeutico. Una maggior attività fisica talvolta permette di riportare alla norma un tasso insulinemico elevato e possibilmente permette anche di aumentare la capacità di riconoscimento del recettore insulinico.
Perchè „riscoperto“?
Già negli anni 1930 il galattosio è stato utilizzato con successo presso la Charité nel trattamento di pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 di grado elevato. Sorprendentemente la chenonemia (odore fruttato dell‘alito) scompariva e il bisogno di insulina si riduceva. Il dottor Hans Kosterlitz , assistente medico , purtroppo non potè proseguire le sue ricerche avendo dovuto abbandonare la Germania ( in seguito fu il primo a descrivere le endorfine all’Università di Aberdeen ). Il livello glicemico non aumentava nei suoi pazienti trattati con galattosio , la qual cosa costituisce un importante presupposto per il suo utilizzo nei diabetici e in seguito fu anche confermato da altri gruppi di lavoro.
Altre malattie con difettoso ricettore insulinico
Il ruolo centrale della funzione di regolazione del recettore insulinico per un sufficiente approviggionamento delle cellule con glucosio è particolarmente evidente nel sistema nervoso centrale. Essendo nel SNC il glucosio l’unico substrato nutrizionale, non c’è da meravigliarsi che malattie come il morbo di Parkinson, „restless legs“, ADHS, „burnout“, per nominarne solo alcune reagiscono favorevolmente alla somministrazione di galattosio.
Considerazioni: Il galattosio agisce come efficace sostegno in tutti i casi in cui vi è danneggiata la funzione del recettore insulinico. Avendo il recettore insulinico espressione ed efficiacia in quasi tutte le cellule somatiche non è da escludere che la somministrazione di galattosio possa essere efficace anche in condizioni morbose diverse da quelle sopra menzionate. La assunzione di galattosio va presa in considerazione nei casi di osteoporosi ,potendo anche glinosteiciti conservare la loro struttura solo in presenza di un sufficiente apporto di glucosio. Finora però sono ancora limitate le conoscenze riguardanti la attività recettore insulinico di queste cellule in relazione all’età. Qualcosa di analogo si verifica per le cellule muscolari in presenza di diverse miopatie , ad es. il morbo di Duchenne. Recentemente è stata osservata un netto miglioramento della funzione contrattile del ventricolo sinistro in seguito a somministrazione di galattosio a pazienti affetti da scompenso cardiaco avanzato . Poichè il recettore insulinico svolge un ruolo importante anche nei miociti del cuore saranno necessari chiarimenti biochimici per verificare se nello scompenso cardiaco vi sia und anno del recettore insulinico con relativa possibilità di ovviare con la somministrazione di galattosio. Le fondamenta delle caratteristiche terapeuticamente efficaci qui descritte per il galattosio basano su referti della ricerca di base , che si trova ancora all‘inizio Sono indispensabili ulteriori ricerche biochimiche e di biologia molecolare. Possono rifarsi a studi precedenti eseguiti negli anni 1950 e primi 1960 su lieviti e batteri (Jacob, Monod, Wyman). Lì concentrazioni relativamente elevate di galattosio stimolavano il nucleo cellulare a una aumentata sintesi proteica („induzione enzimatica“). Applicando concetti di ricerca analoghi sarà possibile identificare nelle cellule animali nuove modalità di azione del galattosio non solo attraverso il binario del glucosio ma anche tramite processi indotti direttamente dal nucleo cellulare.