Tra i funghi con funzionalità epatica vi sono: Cordyceps sinensis, Ganoderma lucidum (Reishi), Lentinula edodes (Shitake) e Agaricus blazei murril. Sia l'estratto LEM che la frazione estratta in etanolo da Lentinula edodes hanno dimostrato effetti protettivi sui fegati danneggiati di topi da laboratorio. Il trattamento con il fungo ha permesso il controllo degli enzimi epatici, ma soprattutto ha prevenuto la conseguente fibrosi, caratteristica del tipo di danno. L'attività antifibrotica evidenziata dagli estratti fa si che potrebbero essere utilizzati come epatoprotettivi senza effetti collaterali.

Una serie di studi suggerisce che il Maitake può risultare efficace anche nella prevenzione e nel trattamento delle patologie epatiche. Uno studio su 32 pazienti affetti da epatite B cronica supplementati con il fungo ha evidenziato miglioramenti dei livelli delle transaminasi rispetto ai pazienti che seguivano il trattamento farmacologico standard. Il Reishi ha proprietà epatoprotettive; è stata dimostrata la sua capacità di sostenere la funzionalità e la rigenerazione del parenchima epatico. E' stato ampiamente utilizzato per supportare il trattamento di epatopatie croniche di varia origine. Il Cordyceps è in grado di inibire la fibrogenesi indotta da sostanze chimiche, di rallentare l'evoluzione della cirrosi epatica e di migliorare notevolmente la funzionalità epatica. E' stato evidenziato un effetto epatoprotettivo e rigenerativo in casi di danno epatico. Per la sua azione antivirale viene usato anche per le epatiti di origine virale, in quanto esplica sia la funzione antivirale diretta sia la funzione di ricostruzione del parenchima epatico e di ripristino della funzionalità. La Triphala interviene nella digestione, regolando il colon e curando la costipazione o la diarrea. Migliora la digestione e l'assorbimento. È un ottimo lassativo e tonico intestinale.